Gent.mo Gruppo Missionario,
abbiamo ricevuto la generosa offerta in favore di suor Leta Botta – Brasile.
Il Signore benedica tanta generosità.
Ringraziando anche con coloro che godranno i benefici, pregustiamo i frutti di un futuro colmo di speranza e di Vita per le missioni e i vari paesi.
Con la famiglia e con quanti portate in cuore, “alla Consolata” affidiamo, chiedendo per tutti benedizione prosperità e pace.
Augurando ogni bene, salutiamo cordialmente
Suor Elisa Sacchettini MC
Suore Missionarie della Consolata – Torino
Gent.mo Gruppo Missionario,
abbiamo ricevuto la vostra generosa offerta: il Signore benedica tanta generosità.
Ringraziando anche da parte di coloro che ne godranno i benefici, pregustiamo i frutti di un futuro colmo di speranza e di Vita per le missioni e i vari paesi.
Affidiamo alla Consolata le vostre famiglie e quanti portate nel cuore, e chiediamo per tutti benedizione, prosperità e pace.
Augurando ogni bene salutiamo cordialmente.
suor Leta Botta e consorelle
Un po’ della nostra storia…
Noi missionarie abitiamo vicino a Belém, capitale del Parà co un milione e mezzo di abitanti. La città di Ananindeua ne ha mezzo milione. Il bairro di icuì ne ha ottantamila e la località dove vogliamo costruire la chiesetta ha circa 600 famiglie e si chiama Antonio Conselheiro.
Da 10 anni in qua, le famiglie che venivano dall’interno, dai campi, hanno occupata questo spazio vuoto, pieno di buchi, di salite e di discese a causa della terra che hanno tolto per costruire il centro. Le famiglie che vengono ad abitare qui, difficilmente si stabiliscono, ma cambiano continuamente per: salute, lavoro, scuola, miglioramenti, fallimenti finanziari, opportunità, inganni, violenze eccettera. Le persone con studio minimo sono tante, alcune hanno interrotto la scuola, altre non ci sono mai andate. Fino all’anno scorso questo luogo è stato chiamato “Afganistan” per la violenza e per le morti. Oggi vari politici fanno promesse e vorrebbero trasformarlo in un residenziale, ma per ora sono solo promesse… In questi ultimi due anni è il luogo a cui mi dedico con una pastorale di approssimazione.
Icuì di Ananindeua è un luogo con mille facce in cui abbiamo portato avanti la nostra opera di missionarietà.
L’equipe della chiesa locale, padri, suore, e laici, hanno accettato la sfida passando vari mesi ad approfondire che cosa voleva dire per ciascuno di noi questa missionarietà nel luogo in cui viviamo. Per l’appunto, solo nella località di Antonio Conselheiro ci sono ben 13 chiese evangeliche, con 600 famiglie, nelle quali ogni chiesa cera fedeli per sé.
Abbiamo fatto una ricerca non indifferente per riuscire ad avere un denominatore comune che potesse aiutare a suscitare una nuova maniera di essere chiesa e ci permettesse di andare nella stessa direzione, con lo stesso linguaggio.
Siamo partiti da un incontro del Consiglio parrocchiale facendo la proposta di puntare a una meta: trasformare la nostra parrocchia in una realtà tutta missionaria per attendere tutta Icuì.
Per l’anno 2012, ora siamo ad ottobre, stiamo preparando un momento culminante del nostro primo biennio. Prima ci sembrava che solo le missionarie della Consolata dovevano essere “missionarie”; poco per volta anche i Padri diocesani sono “missionari”. La diocesi ha già fatto la sua scelta missionaria; la gente comincia ad essere missionaria; essere missionari è dunque normale conseguenza del Battesimo. E nessuno toglie il lavoro all’altro. “La messe è molta e gli operai sono pochi”.
Auguri anche a tutti voi che siete “missionari” da tempo: che possiate vedere orizzonti nuovi che vi aspettano, perchè Dio ci conduce a nuove mete.
Cordiali saluti e un abbraccio da suor Leta Botta, missionaria della Consolata.